Il 20 dicembre scorso insieme a oltre cento altre persone sottoscrivevamo il documento intitolato: INTERFERENZE POLITICHE E SCOSSE TELLURICHE NELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI e per questo siamo stati prima deferiti e poi puniti dai Probiviri della nostra Associazione.
Ci hanno deferiti 3 dirigenti dell’Associazione Toscana: il Presidente Regionale Massimo Diodati, e le presidenti delle sezioni territoriali di Prato e Pistoia, Denisa Mulesan e Tiziana Lupi.
Tra le altre cose, evidenziavamo nel documento, che il Consiglio Nazionale aveva approvato un ordine del giorno che ammoniva i soci e i dirigenti a non portare critiche all’esterno dell’Associazione in difesa dell’immagine dell’Unione, pena provvedimenti disciplinari.
Il deferimento è arrivato a febbraio, forse perché i deferenti ci hanno riflettuto “seriamente”.
Tanto seriamente che hanno commesso errori evidenti anche a un lettore poco attento.
Il deferimento, definito da loro “proposta di deferimento”, nell’oggetto recitava invece:
“Deferimento ai sensi dell’art. 9 dello Statuto sociale e del regolamento generale UICI dei soci Strato Petrucci, Lea Ventura, Massimo Vita, Niccolò Zeppi.“
I deferenti, nelle conclusioni, sostenevano tra l’altro:
“nella vita associativa dell’Unione, anche nei momenti di più aperto contrasto delle idee, mai si ricordano simili episodi e comportamenti che arrivano addirittura a postulare interventi governativi i quali, come di tutta evidenza, non appartengono assolutamente alla nostra tradizione centenaria.” ma hanno volutamente dimenticato che proprio l’attuale Presidente Nazionale, in opposizione a Tommaso Daniele provocò una ispezione da parte del ministero vigilante di allora nel preciso intento di far commissariare l’UICI e non lo dicono i nostri bugiardi discorsi ma lo ha scritto lo stesso Tommaso Daniele in una circolare.
Lo scorso 31 maggio, poi, siamo stati auditi ma non ci hanno posto domande a chiarimento di quanto avevamo scritto nelle contro deduzioni. Volevano sapere se avevamo qualcosa da aggiungere e ovviamente non abbiamo aggiunto niente.
Abbiamo fatto rilevare, però, che essendoci collegati alla riunione online tramite telefono nella piattaforma, non potevamo sapere se ad ascoltarci fossero solo i Probiviri o se vi fossero altre persone.
Il procedimento a carico dei deferiti, si è concluso con il provvedimento che si può consultare alla pagina seguente: Provvedimento Probiviri.
Tutti questi fatti sono stati documentati al ministero del Lavoro, che ad oggi ancora non interviene.
Per riportare l’UICI a quello che era nelle intenzioni dei Padri Fondatori, abbiamo costituito un comitato di lotta che abbiamo chiamato “Rinascita UICI“. Il comitato si batte non contro l’UICI ma contro l’attuale “Governans” e contro la sua politica.
CHIEDIAMO A CITTADINI E POLITICI DI FAR SENTIRE LA LORO INDIGNAZIONE PERCHE’ NELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI VENGONO VIOLATI I DIRITTI DI LIBERTA’ tutelati dalla Costituzione Italiana.
Noi CONTINUEREMO A COMBATTERE PER LIBERARE L’ASSOCIAZIONE DA UN GRUPPO DI POTERE CHE LA OPPRIME.
Per chi si volesse documentare ulteriormente, può leggere questo documento: Documento integrale.