Il Referendum abrogativo si è reso inevitabile.
L’Autonomia differenziata è un serio problema, non è certo una risorsa al servizio del bene comune dell’intero Paese, come è stata invece presentata.
Tornare indietro all’Italia degli Stati e staterelli è fuori tempo e solo dannoso.
Sulla sanità pubblica, sulla scuola pubblica, sull’energia e i rifiuti, sulle infrastrutture tradizionali e sulla rete informatica, nelle aree interne e meridionali abbiamo bisogno di un cambio di passo moderno e progettuale, concreto e capace finalmente di coniugare legalità costituzionale e sviluppo sostenibile socialmente ed ambientalmente.
C’è molto in sostanza da ripensare e rifare per integrare al meglio il Paese nel contesto europeo, piuttosto che trasformarlo in tanti coriandoli di debolezze e di egoismi.
Ci sono due modi per firmare:
- Il primo on line, cliccando qui
- il secondo, ai banchetti nel proprio territorio, organizzati da PD, ANPI e CGIL, UIL e dalle tantissime organizzazioni sociali che hanno promosso e aderito al Referendum.