Ieri sul quadro associativo ha fatto irruzione la notizia di una nuova carica e, questa volta, non era per Barbuto; anzi, Barbuto ha lasciato un incarico.
Pensi che finalmente sarà un nome nuovo, una persona che non ha altri incarichi, in realtà si tratta dell’”onnipotente” il Dottor Rodolfo Masto. Un uomo capace, dovremmo dire, molto capace visto che da molti anni ricopre più cariche e tutte di primo piano. Questo signore è presidente dell’Istituto dei Ciechi di Milano, è consigliere Nazionale dell’UICI, presidente della Federazione delle istituzioni pro Ciechi per citare le principali occupazioni a cui dedica il suo tempo che, evidentemente, è diverso da quello degli umani.
Ma il quadro generale della nostra realtà associativa non è migliore se si guarda alla politica per l’autofinanziamento che, non riesce ad essere né efficace né accessibile nei suoi prodotti.
Nel giro di poche settimane personalmente ho ricevuto presso il mio domicilio privato, partita da via Borgognona, una richiesta di donazione per i cani guida e la stessa richiesta, sempre indirizzata a me, come presidente della sezione è arrivata in ufficio.
Poi il presidente del consiglio regionale della Toscana gentilmente mi ha consegnato un fascicolo riguardante la campagna per i lasciti.
In comune questi tre fatti hanno che il materiale è completamente illeggibile a chi, come me, non vede.
Ho scritto sulla lista dei presidenti rivolgendomi al presidente nazionale e ho ricevuto la risposta della vice. Mi dice di comunicare all’ufficio che non voglio quelle comunicazioni dimenticando che non ho mai autorizzato l’invio di pubblicità. Poi mi dice che nella pubblicità c’è il qr-code che porta al sito dal quale si può leggere tutto. Dimentica che non sapendo cosa c’è su quella carta satinata non posso nemmeno sapere che c’è questo strumento.
L’ultimo fatto che però nemmeno questo è nuovo, è il premio braille.
Evento a mio avviso importante ma che viene realizzato con un impegno ingente da parte della Direzione nazionale. Io credo e chiedo: non sarebbe più giusto che l’evento diventasse un modo per finanziare l’associazione? Perché una platea i quasi solo soci dell’associazione deve essere organizzata a carico delle risorse nazionali e quindi pubbliche?
Mi chiedo, ma quasi certo che non avrò mai una risposta: quanto costa l’intero evento? Quanto si spende per il cast e quanto per gli spettatori?
Un gruppo di Ciechi e Ipovedenti appoggiato da otre 150 persone, questa sera cercheranno di far sentire la propria voce. Spero che la loro volontà non venga offesa o peggio dileggiata.