di Giuseppe Di Grande
(fonte: https://www.digrande.it/it/Blogs/News/”La+Disabilità+è+una+Piaga”)
Lo afferma Emanuele Licopodio, consigliere della Lega a Roma presso il Municipio IV. Non solo “la disabilità è una piaga” nel suo territorio, cioè Roma, ma su “Tutto il territorio nazionale”, dice.
Repubblica pubblica il contenuto audiovisivo del consigliere romano. Per chi si trova direttamente o indirettamente in situazione di disabilità continua lo shock dello stigma della Politica italiana di estrazione leghista. D’altronde Licopodio parrebbe ispirato dalle parole del generale Roberto Vannacci, candidato alle elezioni Europee proprio dalla Lega.
Tutta la comunità delle persone con disabilità visiva è a conoscenza degli ultimi eventi della Lega di Matteo Salvini. Infatti, il leader della Lega il 25 aprile scorso ha affittato la prestigiosa Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano, apparentemente per presentare il suo Libro Controvento. Invece, in un luogo simbolo per i ciechi meneghini e in una data storica per l’antifascismo Italiano, ci ha infilato anche l’ufficializzazione della campagna elettorale per le prossime europee e, ciliegina sulla torta, ha presentato il generale Vannacci come candidato leghista.
Qualche giorno fa, il Vannacci proponeva classi separate per gli alunni con disabilità e si soffermava su Mussolini definendolo uno “statista”, attirando su di sé tutte le ire del mondo delle persone con disabilità a cui si univano tutti i politici e i giornali un passo al di là della Lega: la campagna elettorale stava scaldando i suoi motori, stimolando l’immaginazione Stile ventennio di alcuni imitatori, come il consigliere del quarto Municipio di Roma.
Il paradosso di tutto ciò è che proprio le persone con disabilità, in specifico visiva, hanno affittato in pompa magna alla Lega un luogo simbolo per tutti i ciechi italiani. Infatti, durante il Consiglio nazionale del 23-24 aprile, Rodolfo Masto, consigliere nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e, allo stesso tempo, Presidente della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano Onlus e Presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi di Roma, si scagliava contro un articolo uscito proprio quel giorno su Open. Masto con veemenza informava che l’affitto della Sala Barozzi, pregiatissimo salone che funge da teatro, aveva fatto incassare alla Fondazione € 3.500 per due ore di presentazione. Lecito in via formale – parrebbe che la Sala viene affittata a qualsiasi altro partito politico, anche se Google è avaro di risultati che possano confermare ciò -, ma tale improvvida scelta ha sollevato un biasimo pressoché unanime di tutte le persone cieche che ne sono venute a conoscenza. Affitto inopportuno sia per il luogo che per il giorno, almeno fino a quando Matteo Salvini non ha ulteriormente alzato il tiro, dando il via alla campagna per le europee dell’8-9 giugno e presentando, oltre al Libro, il suo candidato Vannacci. Col senno di poi, sembrerebbe dunque che il Libro non sia stato altro che un Cavallo di troia, mentre gli “ingenui” ciechi ne sono stati i quattro ferri.